La località di San Lorenzo al Caprione si trova sul monte omonimo, che costituisce lo spartiacque tra la foce del fiume Magra e il golfo della Spezia. L’antico borgo è scomparso: resta soltanto il rudere della chiesa dedicata al Santo, edificata nel XIII secolo. Nei pressi, c’è una singolare struttura costituita da quattro massi, un “tetralithon”, realizzata, secondo alcuni archeoastronomi, tra il sesto e il quarto millennio a.C.. Due massi verticali e un terzo ad essi sovrapposto, come un architrave romboidale, formano una finestrella attraverso la quale i raggi del sole proiettano un’immagine a forma di farfalla di colore dorato sul quarto macigno, eretto come un menhir a pochi metri di distanza. Il fenomeno è visibile molto nitidamente il 21 giugno, giorno del solstizio d’estate, dalle 20.15 alle 20.40 (ora legale). Ma la farfalla appare anche per alcuni giorni prima e dopo questa data e, deformata e meno nitida, persiste per oltre 60 giorni a cavallo del solstizio.