Il castello di Montecchio

Il suo impianto originario risale almeno al secolo XI, ma in loco dovevano preesistere insediamenti più antichi, attestati da numerosi ritrovamenti altomedievali e da altri rinvenimenti di epoca barbarica e romana. La sua posizione strategica, nel medio corso della valle dell’Enza, gli ha attribuito un ruolo di avvistamento e di primo baluardo nel contesto del sistema difensivo preappenninico, posto in atto dai Canossa. Nel secolo XIII fu oggetto di aspre contese tra Vescovi e il Comune di Parma. Fu più volte assediato ed espugnato, prima da Azzo d’Este (1296), poi da Gilberto da Correggio. Fu quindi soggetto al dominio dei Visconti; subì il dominio di Alberigo da Barbiano (1392-1402), di Ottobono Terzi (1403-1409) e di Muzio Attendolo Sforza (1411-1420). Nel 1246 ritornò agli Estensi che, dal secolo successivo vi costituirono un loro feudo privilegiato. Dal 1482 al 1486 fu occupato da Guido Torelli che fortificò la Rocca. Montecchio, elevato a marchesato nel 1562, seguì poi le sorti del Ducato Estense, salvo brevi periodi fino alla fine del 1700 (avvento della repubblica reggiana) e poi fino alla Costituzione del Regno d’Italia.
L’attuale struttura del castello risale al tardo medioevo. L’edificazione proseguì con successivi interventi fino al XVI secolo. Fonte: Comune di Montecchio Emilia.