Nato come fortezza militare alla fine del sec. XIV, per volontà del conte Pietro Berardi, fu successivamente ampliato dalla nipote Covella con il marito Leonello Acclozamora. Venne definitivamente completato e trasformato in palazzo residenziale da Antonio Todeschini Piccolomini, nipote di Papa Pio II. Altre famiglie nobili si alternarono nel corso dei secoli, fino a divenire proprietà demaniale nel 1938. Nel disastroso terremoto del 13 gennaio 1915 la struttura, per quanto solida, riportò gravi ed ingenti danni. Dopo un lungo e deleterio periodo di abbandono, nel 1940 iniziarono i lavori di ricostruzione che furono portati a termine solo nel 1960 rispettando l’impianto originario e riutilizzando, ricomponendoli, i materiali recuperati. Il Castello è sede dal 1992 del Museo nazionale d’arte sacra della Marsica. Fonte: www.musei.abruzzo.beniculturali.it