La prima notizia di un castello a Felino risale al 1140. Nel 1186 Federico I assegnò il castello alla famiglia parmigiana dei Ruggeri. Apparteneva ancora a questa famiglia nel 1285, ma con l’estinzione della stirpe passò nelle mani dei Rossi. Le tormentate vicende del XV secolo terminarono con la cacciata dei Rossi da parte di Ludovico il Moro, che fece smantellare le difese della rocca. Felino andò quindi alla camera Ducale di Parma, per diventare nel 1499 dominio del Re di Francia. Toccò in seguito ai Pallavicino e poi agli Sforza e ancora alla Camera Ducale che ne infeudò Pier Giorgio Lampugnani, fino a 1762, quando morì l’ultimo discendente. Finì ai Vescovi di Parma, che nel 1925 lo cedettero alla famiglia Brian, che ne fece alloggi per i dipendenti. In altre mani private divenne infine un ristorante, funzione che mantiene tutt’oggi. Il Castello conserva integro lo schema quattrocentesco di pesante e robusta costruzione con mura a picco e larghi parapetti bastionati che uniscono i torrioni e con una torretta centrale a difesa dell’unica porta di ingresso, dalla quale si accedeva un tempo tramite un ponte levatoio. Fonte: 1) Guglielmo Capacchi, Castelli Parmigiani; 2) Comune di Parma.