Rosignano Marittimo

Rosignano Marittimo trae il suo nome da quello della famiglia romana dei Rasinii, che dovette avere ampie proprietà nella zona. Le più antiche notizie sull’insediamento risalgono all’VIII secolo, quando alcuni documenti citano i possedimenti (una curtis, cioè terreni e case) del vescovo e di altre facoltose famiglie di Lucca. La sola struttura di cui siamo a conoscenza in questa fase è una “sala” – termine longobardo che definisce una casa signorile a due piani – dotata di una vigna, un oliveto e un bosco di sughere. Alla metà dell’XI secolo risale la prima attestazione del castello, sorto verosimilmente sulle antiche strutture curtensi. La costruzione del castello, in un luogo strategicamente importante per il controllo della costa e del porto di Vada, è da attribuire ai titolari della Marca di Tuscia, Beatrice e Goffredo di Lorena (1053-1069). Rosignano era l’ultimo caposaldo di un qualche interesse politico ed economico, prima delle desolate lande maremmane. Sulle strutture del castello e del sottostante borgo, le notizie sono assai scarse: sappiamo solo dell’esistenza di una piazza, chiamata Rivolta, della quale, però, non è possibile stabilire l’ubicazione. L’assetto attuale risale all’epoca lorenese quando il Castello si era ormai trasformato in centro di potere e residenza dei più ricchi ed importanti latifondisti della zona, di cui ancora oggi portano il nome i palazzi che vi sorgono: la Fattoria Arcivescovile, Palazzo Vestrini, Palazzo Marini e Palazzo Bombardieri (sede del Museo Archeologico). Fonte: comune.rosignano.livorno.it