L’incastellamento di Roviano risale al X secolo e avvenne sotto l’influenza del Monastero di S. Scolastica di Subiaco. Nell’anno 1000, Roviano era già castellum. Più volte saccheggiato e distrutto dagli Orsini e dai Farnese, esso fu ricostruito nel corso dei secoli dai Colonna. Tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento si deve a loro l’ampliamento del nucleo antico, la caratteristica struttura “a recinto” ed il collegamento a (nord-est) tra la torre d’angolo ed il mastio. Sempre sotto tale famiglia furono realizzati gli ampi saloni (sul lato ovest) destinati ad essere utilizzati nel corso delle udienze “a Palazzo”. Interessanti risultano gli affreschi dedicati al ciclo di “Giuditta e Oloferne” presenti nell’ex cappella. Il Palazzo Baronale si sviluppa intorno ad un cortile pentagonale adiacente ad un mastio merlato (ma i merli sono opera di fine Ottocento) a pianta quadrata. Ad esso si accede tramite un portale gotico sormontato dallo stemma dei principi Massimo. L’insieme della costruzione presenta una certa omogeneità dovuta all’utilizzo costante della pietra locale e dei mattoni nelle varie fasi edilizie. Il Palazzo domina sia il paese che la sottostante media Valle dell’Aniene. Fonte: Comune di Roviano.