La piccola chiesa di San Michele fu fondata dall’abate benedettino della Badia di San Pietro all’interno del primitivo villaggio di Campus Maior che, nel secolo X, era già noto come luogo di sosta lungo la via Romea che congiungeva le due antiche colonie romane di Lucca e Luni. Della chiesa si ha notizia per la prima volta alla fine del XII secolo. Nel 1944 un bombardamento ha distrutto l’antico edificio che è stato immediatamente ricostruito secondo le regole che informavano l’architettura romanica, così come possiamo vederlo oggi. La facciata a capanna ha il paramento in conci squadrati lasciati a vista, con al centro l’ingresso architravato sormontato da una lunetta e in asse con una finestra orbicolare di dimensioni eccessive. I prospetti laterali hanno la stessa tecnica muraria della facciata con due monofore per lato: un’ulteriore monofora si apre al centro dell’abside. L’edificio, a pianta rettangolare con l’asse maggiore orientato a sud-est, è ad aula unica conclusa da un’abside, l’interno è caratterizzato dalle cortine murarie in conci squadrati lasciati e vista e dalle strutture lignee della copertura. Fonte: www.chieseitaliane.chiesacattolica.it