San Giusto

San Giusto

I primi documenti che parlano di San Giusto risalgono al XIII sec.: ciò nonostante quasi tutti gli storici dell’arte concordano con una datazione più precoce e retrocedono l’edificazione della chiesa all’interno del XII sec. La tradizione popolare, solitamente accolta dagli studiosi ma non suffragata da documenti vuole che S.Giusto sia stata per molto tempo sede monastica addirittura abbazia. Decimari pontifici del XIII e XIV secolo permettono d’ipotizzare che per un certo periodo sia stata canonica. Nel 1535 è citata come Sancto Iusto de Poggiolo; nel 1582 il supervisore apostolico riferisce che l’oratorio sottostante alla cura del Granduca è praticamente diroccato e dispone che sia restaurato. Nel 1725 San Giusto era in buone condizioni e ad officiare era il parroco di Verghereto. L’edificio pero’ nel corso del secolo venne abbandonato e in breve tempo si ridusse allo stato di rudere, con il crollo del tetto sulla navata e di parte del muro sulla parete destra. Nell’ultimo quarto dell’ Ottocento fu apportato un consolidamento delle parti residue e il campanile fu abbassato e tamponato, per problemi statici. Nell’immediato dopoguerra per consentire una riapertura della chiesa al culto fu avviato un restauro complessivo: fu rifatto il tetto e ripristinata parte della muratura esterna e di alcuni elementi interni. Di nuovo abbandonata ed in pericoloso stato di incuria è stata recentemente messa in sicurezza dalla Soprintendenza competente. Fonte: Comune di Carmignano.