Abbazia di San Savino

Abbazia di San Savino

Il monastero maschile di San Savino fu fondato nel 780 in località Cerasiolo (presso Riglione) da tre fratelli pisani di origine longobarda: Gumprando, Ildeberto e Gumberto. L’abbazia sorge lungo via Vecchia Fiorentina in località Montione, costruita nel XII secolo su un terrapieno artificiale per essere protetta dalle frequenti inondazioni dell’Arno. Il complesso architettonico, concepito come struttura fortificata, costituiva l’ultimo riparo alle porte di Pisa nella difesa contro il pericolo rappresentato dall’esercito fiorentino. La chiesa, libera su tre lati e collegata ai locali monastici sul prospetto sud, è caratterizzata da una facciata a grande sviluppo verticale, realizzata in conci ben squadrati di calcare dei Monti Pisani. Tripartita da alte lesene, è decorata da un motivo ad archetti pensili che si sviluppano appena sotto il timpano triangolare. La parete absidale semicircolare, perfetta nel taglio e nella messa in opera della pietra, è scandita da cinque arcate cieche e tre alte monofore. In corrispondenza del braccio sinistro del transetto, si erge il grande campanile a base rettangolare, distrutto dalle mine tedesche nel 1944 e ricostruito negli anni Novanta dello stesso secolo, sui resti e coi materiali dell’originale. Era dotata di due campane medievali (eseguite da fonditori pisani rispettivamente nel 1231 e nel 1281), che nel XVII secolo furono donate dal Granduca Ferdinando alla chiesa madre di Livorno, per poi essere fuse nell’ottocento. L’interno ad aula unica presenta una pianta a T con abside semicircolare. Il braccio sinistro del transetto costituisce l’impronta a terra del campanile, mentre quello destro presenta una porta aperta sulla parete ovest che immette in sacrestia, e un’altra sulla parete sud che conduce al chiostro esterno. Fonte: www.chieseitaliane.chiesacattolica.it.