Il carattere stilistico delle poche parti che conservano gli elementi originari potrebbe risalire al secolo XII, tuttavia l’architettura dell’abside centrale, con gli archetti ad un solo blocco, a doppia ghiera, dalla mensola larga e decorata, lo zoccolo basamentale di raccordo con la muratura isodoma del paramento superiore, sembrerebbe riconducibile alla fine del secolo XII e forse anche gli inizi del XIII. La pieve è documentata dalla Bolla di Eugenio III del 1148 . L’impianto di tipo basilicale presenta tre navate con absidi rivolte ad oriente più la torre campanaria che l’affianca sul lato meridionale. Gravemente danneggiata dal terremoto del 1920 fu quasi completamente ricostruita nel 1925 e ricondotta, secondo il gusto di allora, alle originarie forme romaniche. La parte absidale conserva i caratteri del romanico lombardo soprattutto nell’abside centrale in pietra isodoma ornata con archetti pensili a doppia ghiera in un solo pezzo sostenute da mensole decorate a motivi fitomorfici. La facciata a salienti presenta invece tracce di forti rimaneggiaimenti. La pieve era adiacente un’area cimiteriale testimoniata dagli ultimi scavi archeologici. Fonte: www.chieseitaliane.chiesacattolica.it