Santa Maria della Rosa

Santa Maria della Rosa

Le prime notizie dell’oratorio risalgono al 1122 quando, su iniziativa della corporazione dei Mercanti, fu costruito intitolandolo alla Vergine e ai Santi apostoli Pietro e Paolo; nel 1309, l’oratorio fu ricostruito ad opera dell’Università dei Mercanti e dedicato a Santa Maria della Rosa per l’affresco, considerato miracoloso, contenuto al suo interno. Successivamente, nel 1333, l’edificio fu ampliato sul lato meridionale per quello che oggi appare il tratto intermedio, cioè il nuovo portale a sinistra del primo, inquadrato tra due quadrifore che ancora oggi conservano le tracce di decorazione in bicromia nelle arcate. A partire dal 1499 furono intrapresi nuovi lavori che prevedevano il tamponamento del portico, la rotazione dell’asse della chiesa in direzione nord-sud e la realizzazione del nuovo portale attribuito alla scuola di Matteo Civitali. Nel 1609 altri lavori di sistemazione interna furono eseguiti per sistemare il nuovo altare maggiore, i due laterali e un ballatoio in controfacciata per accogliere l’organo. All’inizio del XIX sec., con le soppressioni napoleoniche, i Baciocchi, destinarono l’oratorio a magazzino del sale e la chiesa fu riaperta al culto nel 1818. Tra il 1925 e il 1928 furono intrapresi nuovi lavori di restauro, che portarono al ripristino delle antiche aperture sul lato est e la riapertura parziale delle nuove quadrifore tamponate, con l’inserimento di vetrate a “rullo”, su progetto dell’architetto Italo Baccelli. Fonte: www.chieseitaliane.chiesacattolica.it