Chiesa di San Giovanni Battista

Chiesa di San Giovanni Battista

Al IV sec. risale la probabile fondazione della chiesa di San Giovanni Battista, che a quel tempo era intitolata a Santa Cristina. Dal punto di vista storico e toponomastico la Pieve sorge a Massa Pisana. Infatti tutta la zona da San Michele in Escheto (Schleto) a San Lorenzo a Vaccoli (Vaccule) faceva parte nel periodo romano di una grande proprietà agraria, una Massa appunto, detta Pisana per la sua vicinanza al confine con Pisa. Con molta probabilità il primo sacello nacque proprio al centro di questa Massa intitolato a Santa Cristina, il cui culto si diffuse a partire dal IV sec. Divenuta “plebs Baptismalis” di tutte le chiese della zona nell’VIII sec. venne intitolata nel IX sec. a San Giovanni Battista e assunse le forme attuali nel 1160. Iniziò il suo declino nel 1360 quando venne unita alla chiesa di Santa Maria del Giudice (Santa Maria Assunta), nel 1382 perse la sede del pievano e alla fine del XVI sec. decadde definitivamente perdendo il fonte battesimale, fatto ricostruire ex novo dal vescovo Guidiccioni nell’altra chiesa. Fu così che assunse l’appellativo di Pieve Vecchia ed anche il luogo perse il suo toponimo romano di Massa. Quella di di S. Maria del Giudice è indubbiamente uno dei più significativi esempi di pieve romanica di tutta la lucchesia e conserva ancora intatte le caratteristiche formali di grande equilibrio e purezza derivate dall’esperienza del romanico pisano. L’edificio, a pianta rettangolare, è diviso in tre navate da arcate a tutto sesto con quella centrale conclusa da un’abside semicircolare. L’interno, essenziale e severo, è molto alto e reso abbagliante dall’uso esclusivo di calcare bianco proveniente da cave locali. La struttura di copertura è a capriate lignee e il manto in laterizio. La facciata a salienti è decorata con arcate cieche rifinite in bicromia, con calcare bianco ed inserti di serpentino verde scuro, ed è conclusa da un frontone triangolare al centro del quale si trova un oculo. Il portale d’accesso è di finissima qualità, in particolare per quanto riguarda l’architravatura, scolpita a motivi vegetali, ed è sormontato da una lunetta. La facciata risulta leggermente asimmetrica e questo è dovuto alla presenza della torre campanaria, precedente all’impianto della chiesa in quanto già utilizzata come torre di avvistamento, alla quale l’edificio religioso è stato in seguito addossato. I prospetti laterali e la zona absidale sono anch’essi realizzati in conci squadrati di calcare bianco interamente a vista. Fonte: chieseitaliane.chiesacattolica.it