Nel 1137 la pieve risulta sede di un sinodo diocesano indetto dal vescovo Gotifredo II. La chiesa primitiva era a tre navate, con tre absidi. Da una relazione della visita pastorale del 1568 risulta che fossero presenti cappelle laterali, due a destra e quttro a sinistra, edificate probabilmente nel corso dei rifacimenti del XIV secolo. Altri interventi si sono succeduti fino al ‘600. Nel 1929, in seguito a necessari lavori di restauro, venne deciso di restituire alla pieve l’aspetto precedente alle manomissioni seicentesche, ripoprtando a vista l’apparato in pietra dell’edificio. Ulteriore restauro è stato condotto tra il 1969 e il 1973. Fonte: Pievi della Lunigiana storica, Mori Editore.