San Martino

San Martino

La località detta di “Capelle” viene menzionata per la prima volta in una pergamena risalente al 721 e indica l’esistenza di una primitiva cappella già in epoca altomedievale. La pieve di San Martino alla Cappella è situata in posizione panoramica sulla valle del fiume Serra e sul monte Altissimo, le cui cave marmifere, donate alla Repubblica fiorentina nel 1515, avrebbero dovuto rifornire Michelangelo dei marmi necessari alla costruzione della facciata di San Lorenzo a Firenze. Proprio negli anni in cui il Buonarroti lavorò sull’Altissimo (1515-1518), ebbero inizio i lavori di ampliamento e di restauro alla chiesa, già attestata in epoca altomedievale. La facciata a salienti è rivestita in blocchi di marmo locale: l’ordine inferiore ospita tre portali, di cui quello centrale sormontato da frontone triangolare e quelli laterali profilati da semplice cornice marmorea. Inserite in parete, sono visibili le mensole che un tempo sorreggevano l’elegante porticato rinascimentale, distrutto dai bombardamenti del 1944. L’ordine superiore ospita al centro il rosone, detto “occhio di Michelangelo”. Sul lato destro del sagrato sorge il campanile, una tozza torre quadrata anteriore all’XI secolo, che in origine doveva assurgere a funzioni militari. Internamente la chiesa, a pianta rettangolare, è scompartita in tre navate, suddivise da arcate a tutto sesto e impostate su sei colonne per parte. Le navate laterali sono coperte da volte a crociera intonacate, mentre la navata centrale e il presbiterio, quadrangolare, sono caratterizzati da una volta a botte lunettata, in cui si aprono ampi finestroni rettangolari profilati da cornici marmoree. Fonte: www.chieseitaliane.chiesacattolica.it