Le statue stele della Lunigiana sono state ritrovate a più riprese, a partire dal secolo scorso, nel bacino fluviale del Magra e dei suoi affluenti, ed oggi si trovano perlopiù divise tra il Museo Civico della Spezia e quello di Pontremoli. Il corpus dei monumenti comprende quasi settanta stele che documentano la nascita e il fiorire della produzione nel IV-III millennio a.C. ed il successivo fenomeno dell’età del Ferro. Di questi originali, diciannove sono conservati al Museo ed esposti insieme ad alcuni confronti significativi realizzati in calco. Il corpus lunigianese è uno dei maggiori dell’Italia settentrionale ed ha i confronti più vicini nei gruppi del Trentino, di Sion e di Aosta. Il gruppo più antico e più numeroso di stele lunigianesi si può dividere in tre tipi di raffigurazioni antropomorfe: uno maschile, indicato dal solo pugnale o da ascia piatta associata, uno femminile connotato dal seno e talvolta da collane o goliere, ed infine un tipo asessuato, forse un bambino o un adolescente. L’attribuzione cronologica è stata fatta in base allo studio degli oggetti raffigurati in maniera realistica sulle sculture e quindi confrontabili con reperti archeologici analoghi ritrovati in scavi archeologici di siti dell’età del Rame. Le statue stele di questo periodo comprendono il tipo Pontevecchio, che presenta la testa unita al tronco, ed il tipo Malgrate, con la testa, distinta dal busto, a larghe espansioni laterali, dette a “cappello di carabiniere”. Fonte: Museo del Castello San Giorgio – La Spezia