Le testimonianze più antiche finora rinvenute in questo territorio risalgono alla preistoria, in particolare al Bronzo antico e medio (1500-1200 a.C.),  ma le prime notizie storicamente rilevanti ci arrivano dallo storico Tito Livio. Livio cita la città Volsca, originariamente chiamata Privernum, in due occasioni: nel 385 a.c. quando è ancora un importante centro Volsco e nel 329 a.c. quando la città viene conquistata dai Romani. Situata fra le zone costiere e la vicina Valle del Sacco la nuova città seppe ritagliarsi, all’interno della Piana dell’Amaseno, un ruolo strategico per il controllo delle comunicazioni stradali, sviluppandosi rapidamente e divenendo un ricco centro agricolo e commerciale. Il centro di Pianura, come attestano i dati archeologici, fu abitato fino all’ XI secolo quando la città, da ora chiamata Piperno, fu trasferita sul vicino Colle rosso, altura ben difendibile, posta a controllo della via pedemontana, importante arteria commerciale. Questo centro fu abitato fino al tardo medioevo (XI-XII secolo) per poi spostarsi sul colle che ancora oggi ospita Priverno. Fu distrutta dai saraceni nel IX secolo. Risorse a partire probabilmente dal X secolo; fu sede di diocesi dal 767 al 1217 e uno dei numerosi borghi IMMEDIATE SUBIECTI del Patrimonio di San Pietro. Nei secoli successivi, pur appartenendo allo Stato Pontificio, Priverno rimase sempre autonoma e non fu mai sottomessa al sistema feudale. Nella seconda metà dell’800 la città fu caratterizzata da un importante rinnovo urbanistico e, a partire dagli anni ’50 si cominciò ad espandere anche fuori dalle vecchie mura medievali sino a raggiungere l’attuale configurazione. Fonti: provincialatina.com, prolocopriverno.it